Era il mese di aprile del 1981, a Cortemilia nasceva il GRUPPO SPONTANEO HANDICAPPATI. C’è un giornale che racconta i suoi primi passi, le sue prime iniziative. Sì, perché le persone che avevano deciso di affrontare il problema dei disabili nell’Alta Langa, da alcuni anni redigevano un ciclostilato che poi diffondevano tra i cortemiliesi.
«PROPOSTA», questo il nome del giornalino, era redatto mensilmente e proponeva cronaca, storie, riflessioni ed inizia-tive di solidarietà.
Dall’aprile dell’81 al dicembre dell’83 (data in cui cessarono le pubblicazioni), «PROPOSTA» permise di parlare alla gente dei problemi dei disabili, consentì di raccontare le iniziative intraprese, di informare e quindi di sensibilizzare.
Il modo migliore di riandare a quegli anni è senz’altro quello di sfogliare le pagine ormai un po’ ingiallite di quel giornalino.
«Vorremmo formare un gruppo che studi i problemi della zona, svolga un’opera di sensibilizzazione e porti avanti precise richieste agli enti competenti…».
Questo scrivevamo nel nostro primo articolo e per capire cosa in concreto potevamo fare, come era opportuno iniziare, ci incontrammo con il Gruppo Spontaneo Handicappati di Alba che da tempo operava e con il quale mantenemmo sempre costanti rapporti di collaborazione.
Sulla scorta delle indicazioni ricevute procedemmo ad un’analisi dei bisogni (censimmo una trentina di disabili) e identificammo le necessità per noi prioritarie.
Chiedemmo all’Unità Sanitaria Locale l’invio a Cortemilia di una équipe di terapisti che consentisse di ricevere in loco le cure necessarie senza dover affrontare viaggi disagevoli ad Alba.
Era il maggio del 1981.
Dopo quella data e per tanti mesi, «PROPOSTA» raccontò le reiterate richieste, le promesse, le difficoltà che ritardarono l’arrivo dell’équipe nel nostro distretto sanitario.
Fu nel febbraio del 1983 che potemmo titolare: «Ecco l’équipe», Ma subito precisammo: «Non è al completo, per ora operano a Cortemilia solo la Psicologa e la Logopedista».
E questi sono i due servizi che sono stati offerti, ma non in modo costante, da allora fino ad oggi. In realtà funzionò anche, per un breve periodo, un ambulatorio di psicomotricità, mentre non operò mai una Fisioterapista. Divenne invece una figura stabile l’Assistente Sociale.
Ma c’è un’altra importante realizzazione che ha sensibilmente migliorato la vita delle persone portatrici di handicap di Cortemilia e dei paesi vicini. E’ il Centro Diurno che ospita i disabili del nostro distretto e dei distretti limitrofi offrendo loro un’occupazione giornaliera e favorendo l’inserimento sociale.
«PROPOSTA» concludeva con queste parole le sue pubblicazioni: « Si cerca una cascina, una casa o un terreno edificabile per realizzare un Centro di Lavoro per Handicappati».
Era il dicembre del 1983. A febbraio del 1990 iniziava la sua attività il Centro «Bonafous».
Oggi lo frequentano dodici persone ed è una felice realtà che arricchisce la vita del nostro paese e della nostra zona. Ma occorre anche dire che il Centro non basta. Si impone una nuova meta da raggiungere, una nuova struttura a cui dare vita. Parlo di una Comunità (magari da realizzarsi nei locali adiacenti al Centro di Lavoro e non ancora utilizzati) che consenta ai disabili della nostra zona di continuare a vivere nei luoghi dove sono nati e vissuti e permetta comunque di ospitare persone in difficoltà. E la nuova proposta.
C’è di nuovo qualcosa per cui impegnarsi.
Franco Brandone, Insegnante