Ricordo ancora gli incontri in cui i membri del Gruppo Spontaneo Handicappati sostenevano con passione e competenza il diritto dei bambini portatori di handicap di frequentare le scuole normali. A quel tempo i bambini handicappati frequentavano una «Classe Speciale» e non avevano nessun contatto con i bambini più fortunati di loro.
Gli amici del Gruppo Spontaneo credevano fermamente nella validità dell’inserimento di questi bambini nelle classi delle scuole normali, perché lì avrebbero avuto maggiori stimoli ed esperienze; avrebbero potuto partecipare, pur nei loro limiti, a varie attività scolastiche e di gioco; non si sarebbero sentiti degli esclusi…
Confidavano nella professionalità e nell’esperienza degli insegnanti, ma anche, e soprattutto, nella loro sensibilità, nella capacità di aprire il loro cuore ai bambini che più di ogni altro avevano bisogno di amore, di fiducia, di comprensione.
Erano convinti che i genitori dei bambini «normali» avrebbero compreso la necessità e l’importanza di tale inserimento attraverso il quale i loro figli avrebbero potuto acquisire capacità di comprensione, rispetto, disponibilità e affettuosa simpatia verso chi ha più bisogno di un aiuto disinteressato e sincero.
Al Gruppo Spontaneo Handicappati un grazie sincero per l’opera svolta con coraggio e abnegazione a favore di un progetto che è oggi una realtà.
Maria Barello
Insegnante